ELVIRA FUSTO
TEATRO

LA NAVE DELLE SPOSE



La storia racconta i matrimoni per procura, matrimoni che venivano fatti spesso anche con la frode: capitava che i mariti conosciuti solo per foto non corrispondevano all’immagine, capitava che qualcuna di loro si rifiutava di scendere dalla nave. La prassi era che il matrimonio veniva celebrato nel paese d’origine e lì registrato. Durante la funzione, in chiesa, al posto sposo c’era un amico o un parente della sposa. Finita la cerimonia seguiva un breve e malinconico festino e dopo via, si partiva lungo l’Oceano. Le più disperate affrontavano il viaggio da sole per sposarsi subito dopo che erano giunte a destinazione. Appena mettevano piede sulla banchina venivano portate in una delle chiese del porto, e lì in fretta le sposavano. Per questo furono chiamate “Le spose delle banchine”.
Ho scritto insieme a Lucia Sardo un’opera teatrale, un testo originale che inaspettatamente ci è esploso tra le mani, I personaggi si sono presentati a noi, volevano essere raccontati, volevano esistere e noi, come in una scrittura automatica, in trans, umilmente ci siamo messe al servizio. Questa nostra opera è cresciuta fino all'orlo ed è straripata per la grande passione e il grande amore che ci abbiamo messo.
Lo spettacolo è stato prodotto e messo in scena da un grande e importante teatro italiano, lo “Stabile” di Catania, la regia di Giuseppe di Pasquale, i costumi sono stati curati dalla grande e famosa stilista Marella Ferrera.
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TEATRO/AZIONE












Il teatro è stato ed è un'occasione per rinnovare la vita, ringraziarla e dedicarle belle parole.
Sono grata a Lucia Sardo che mi ha fatto incontrare questo fenomeno come protagonista, con lei ho potuto sperimentare la magia delle emozioni e dei sentimenti, come fatti e avvenimenti in luoghi protetti. Lungo questo percorso ho incontrato grandi maestri, sicuramente di fama internazionale, semplici e creativi, esperti di essenza. In particolare ringrazio Tapa Sudana, Enrique Pardo, Ferruccio Merisi e Claudia Contin. Marcello Cappelli è stato il maestro cardine insieme a Lucia. Con lui ho imparato a camminare, a stare sulle mie gambe.
Ho condotto diversi laboratori teatrali, mi è piaciuto tanto ed ho avuto molte soddisfazioni con i miei allievi.
Confesso che la mia posizione preferita è stare al di quà. Farmi guidare in strade ancora nuove.
Grazie, mi sono tanto divertita e mi voglio divertire ancora, toccare sentimenti e profonde emozioni senza paura.
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